top of page

“Chiamami con il tuo nome ed io ti chiamerò con il mio”

Aggiornamento: 1 lug 2022


Non è forse una delle dichiarazioni d’amore più belle che abbiate mai sentito?



Elio è un ragazzo di diciassette anni, compone musica e ama la lettura.

Suo padre, insegnante di letteratura, ad ogni estate, per sei settimane, ospita in casa sua uno dei suoi studenti.

Elio si vede costretto a condividere la sua stanza con degli sconosciuti, non è mai solo e passa la sua estate consapevole che qualcosa del suo piccolo spazio privato gli venga negato.



“Se ti ricordi tutto, volevo dirti e se sei davvero come me, allora domani prima di partire o quando sei pronto per chiudere la portiera del taxi e hai già salutato gli altri e non c’è più nulla da dire in questa vita, allora, una volta soltanto, girati verso di me, anche per scherzo o perché ci hai ripensato e come avevi già fatto allora, guardami negli occhi, trattieni il mio sguardo e chiamami col tuo nome”



Quest’anno è arrivato Oliver.

Elio non è preparo al suo arrivo e non immagina ciò che lo attende, quello che Oliver gli darà la possibilità di comprendere, facendogli assaporare qualcosa di enormemente immenso.


NON È FORSE L’AMORE QUALCOSA DI INCOMPRESO?


Questa è una storia tormentata, poiché tra giochi di luci bellissimi, immensi paesaggi colorati e musica, vediamo due ragazzi che perdono la testa l’uno per l’altro.

L’impossibilità del loro amore rende il film straziante , quasi da lasciarti con una ferita aperta sul cuore.

Logorante è ciò che si legge negli occhi di Elio, ciò che si comprende nella voce di Elio quando dalla stazione chiama la madre:


“Mi puoi venire a prendere?”


Nelle lacrime , nel dolore, Elio cresce.

Alcune cose accadano perché il destino decide di farle accadere oppure sei tu a dare forma al tuo destino?


Elio ed Oliver si incontrano per caso, ma in qualche modo la loro conoscenza è destinata.

Destinata a far comprendere ad entrambi qualcosa di grande, più grande di loro e della loro immaginazione.

Come se entrambi si stessero aspettando da tempo.



“Stai male e ora vorresti non

provare nulla, forse non hai mai

voluto provare nulla, ma ciò che

ora provi io lo invidio.”


Ascoltare, vedere, capire.

Questo film è l’incarnazione perfetta dell’amore.

E se tu vuoi vivere tutto questo ti consiglio di accendere la tv.


Dal dolore impariamo che , in fondo, ne è valsa la pena e che tutto ciò che ha creato in noi una sofferenza, ha dato vita a delle parti di noi che prima non vivevano affatto.

Appassire per un amore che ti da la vita è giusto, perché è questo amore a darti speranza.


IL PADRE DI ELIO:


“Strappiamo via così tanto di noi per guarire in fretta dalle ferite che finiamo in bancarotta già a trent'anni.”

Ciò che dice il padre di Elio è un invito a non mollare la presa, a non essere afflitto talmente tanto da arrendersi all’amore, poiché l’amore esiste e le ferite che lascia servono a renderlo più forte.

È un invito ad affrontare il dolore,

il lutto e la perdita, credendo, nonostante tutto, in una rinascita.




Irene Passalacqua , 30 giugno 2022


 
 
 

Comments


Post: Blog2_Post

Modulo di iscrizione

Il modulo è stato inviato!

  • Facebook
  • Instagram

©2020 di Arte Cinematografica. Creato con Wix.com

bottom of page