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La lettera di "Candy." (Paradiso + Inferno)



"Candy" è un film del 2006 diretto da Neil Armfield.



Il mio nome è Candy.

Non sto molto bene, la mia vita è stata tormentata sin da quando ero una bambina.

Il mio entusiasmo è appassito da tempo.

Io e mia madre non siamo mai andate d'accordo, in qualche modo sono sempre stata imperfetta per lei. Mai abbastanza, non sono stata la figlia che tanto desiderava.

Non mi ha mai fatta sentire amata fino infondo e mio padre se ne stava lì in silenzio a guardare quanto lei mi disprezzasse.

Un giorno ho incontrato Danny, un ragazzo molto dolce, lui mi ha subito restituito tutto l'amore che mi era sempre mancato.

Con lui tutto era bello, "vivevamo di sole e tavolette di cioccolato".

Ma Danny aveva anche un difetto: la droga per lui era una ragione per vivere ed è così che ho cominciato anche io.

Cos'è che mi impedisce d'essere come le altre? Cos'è che mi impedisce di raggiungere un completo stato di felicità assoluta?

Danny è stata tutta la mia vita, ma ho deciso di lasciarlo ed ora sono in questo ospedale per guarire dalla mia malattia mentale.

Non riuscivamo a smettere, eravamo noi e la droga.

Ogni giorno ne cercavamo sempre di più.

Finché mi sono prostituita, era un sabato mattina e ci servivano soldi.

Il tipo della lavanderia mi aveva detto che potevamo trovare un accordo ed io ero così disperata, l'astinenza mi stava uccidendo.

Danny è rimasto in macchina ad aspettare, quanto schifo mi facevo, quanto dolore dentro.

Da lì a poco trovai lavoro come prostituta, mentre Danny cercava di derubare qualcuno di ingenuo ed era così che tiravamo avanti.

Avevamo comprato casa, ma io ero stanca, non ne potevo più.

Poi mi venne un crollo di nervi e mi misero in ospedale.



Il bambino è morto di mattina, Thomas si chiamava.

Giuro che avevamo provato a smettere, ma il dolore era troppo forte ed io troppo debole per riuscire a portare a termine la gravidanza.

Me ne andai.



Mi ricordo quel bel faccino, sembrava quasi che stesse dormendo.

Il mio piccolo Thomas.

Sto cercando di guarire.

Vi prego dite a Danny di non cercarmi più, per me lui equivale al dolore.

Andrò io da lui una volta guarita.

Dite a mia madre che nonostante tutto l'amo e a mio padre che è stato il migliore che potessi desiderare.

Vi prometto che starò meglio, molto presto.

La vostra Candy.



C'erano una volta Candy e Danny.

"Era un anno molto caldo quello. La cera si scioglieva sugli alberi e lui si sarebbe arrampicato sui balconi, si sarebbe arrampicato ovunque, avrebbe fatto qualunque cosa per lei. Oh Danny caro! Migliaia di piccoli uccellini le ornavano la testa. Tutto era oro. Una notte il letto prese fuoco. Era bello e un vero criminale. Vivevamo di sole e tavolette di cioccolato. Era il pomeriggio del piacere più sottile. Danny il temerario, Candy si è persa. Gli ultimi raggi del giorno si muovevano come squali. Voglio provarla come fai tu questa volta. Sei piombato nella mia vita all'improvviso e mi è piaciuto. Abbiamo nuotato nel fango della nostra gioia. Io avevo le gambe bagnate di facile sottomissione. Poi si è creato un baratro tra noi e l'intero mondo è andato in pezzi. Questo è il problema. Questo è ciò che abbiamo vissuto. Con te dentro di me arriva la coscienza della mia morte. E forse semplicemente non dormirò mai più. Il mostro a volte si nasconde dietro la bellezza. Siamo una famiglia normale, adesso, con gatti galline e fagioli. Ovunque io guardi. Forse a volte ti odio. Venerdì. Non volevo dire questo, madre del cielo. Angelo della tempesta. Ricordami nella mia opacità. Hai indicato il cielo, una di quelle si chiama Sirio, o stella del cane qui sulla terra. Vola via sole! Sei così divertente Danny. Un vaso di fiori vicino al letto. Le mie ginocchia nude all'alba. Tutte queste cose e tu ti stai perdendo e anche io. Ti ho rotto la testa sulla destiera del letto ma il bambino è morto di mattina. Gli ho dato un nome, Thomas si chiamava. Povero piccolo oddio! Il suo cuore batte ancora come un tamburo voodoo."


Irene Passalacqua


 
 
 

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