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MULHOLLAND DRIVE e la rappresentazione onirica del sogno.

Aggiornamento: 9 nov 2024


MULHOLLAND DRIVE E la rappresentazione onirica del sogno.


La chiave blu ed il “SILENCIO”, di David Lynch.


Molte sono le personalità analizzate in questo film.

Davidi Linch richiama all'attenzione un intreccio assoluto ed incongruente, confonde lo spettatore e lo lascia fino alla fine senza fiato.

Tutta l’intera pellicola è mossa da un amore non corrisposto, capace di far giungere alla pazzia la protagonista, in questo caso Naomi Watts.



Realtà ed immaginazione sono accompagnate da un linguaggio visivo torbido, ma allo stesso tempo logico.

Il film è suddiviso in tre parti, strutturate in maniera non lineare.

Tutta la prima parte è costituita dal sogno e dura ben 90 minuti, ma questo non viene compreso immediatamente; nella seconda parte subentrano dei flashback nei quali sono presenti degli indizi: una chiave blu ed un posacenere a forma di pianoforte.

Nella terza ed ultima parte la protagonista si risveglia dal sogno, ma i continui flashback e le allucinazioni confondo ancora una volta lo spettatore.

E così fino alla fine.




Perché una chiave blu? E perché la chiave del sogno è diversa da quella che si vede in seguito durante i flashback?


Questo colore blu che apparentemente sembra appartenere soltanto alla chiave, in realtà è presente in molteplici elementi: nelle luci, nei capelli ed in una scatola. Dunque è significativo nel piano cromatico del film. Ma cosa rappresenta la chiave?

Ripartiamo dall'inizio:

Betty si innamora di Rita. Si conosco in seguito ad un misterioso incidente nel quale è coinvolta Rita.

Rita, dopo l’incidente, spaventata dal fatto che la polizia la stia cercando, si intrufola in casa di una signora, zia di Betty.

Quando la zia di Betty parte lascia la casa alla nipote.

Successivamente Betty arriva in casa e lì trova Rita. Inizialmente crede sia un’amica di sua zia, così decide di aiutarla, poiché si trova in un evidente stato di confusione e non sa chi sia.

Betty le sta accanto e l’aiuta a ricordare, finché tra le due non nasce un legame. Il tutto si conclude con un incontro erotico -sogno-

Ma l’illusione svanisce quando Betty si risveglia.

Durante i flashback che seguono da questo momento in poi, il regista fa notare la famosa chiave blu citata prima.

Ecco cosa vuol dire: morte, ma la morte di Rita.



L’ANALISI DRAMMATURGICA DELLA REALTÀ:

Ma chi è in realtà Betty?

Durante l’inizio degli intrecci fra sogno ed allucinazioni è presente la figura di un uomo. Quest’uomo può rappresentare per Betty i suoi molteplici stati d’animo: senso di colpa, rabbia, tristezza, paura ed invidia.

L’uomo in questione ad un certo punto tiene fra le mani una scatola blu: PASSAGGIO DAL SOGNO ALLA REALTÀ.

Questa scatola blu, una volta aperta, sprigiona gli orrori che assillano la mente di Betty, così facendole rendere conto di essersi risvegliata da un sogno e che dunque sia la realtà a tormentarla.


DELIRIO E SUBCONSCIO:

Ogni persona vista nel sogno rappresenta una delle personalità di Betty.

È tutta una proiezione del suo subconscio, poiché ci troviamo nella sua mente.

Ogni singola persona è Betty.

Tutto quello che vediamo rappresenta i suoi tormenti, le sue sensazioni, i suoi fantasmi ed i suoi ricordi sbiaditi.








SOGNO ASTRATTO E SIMBOLISMO:

“SILENCIO”.

In particolare durante il sogno di Betty c’è una scena che mostra in veste musicale la sofferenza che lei sta provando. Rita e Betty vanno a vedere uno spettacolo in teatro e ad certo punto entra in scena una donna che inizia a cantare;

Le cose che dice sono strazianti e terribili ed è evidente, in tal caso, una potente proiezione delle emozioni di Betty che il regista vuole comunicare allo spettatore.




Tutto ciò che Betty immagina nel sogno è opposto alla realtà.

Avviene uno scambio continuo fra personalità , luoghi, situazioni ed avvenimenti. Tutto ciò si deduce soltanto alla fine, quando la realtà inizia a ricomporsi: Betty è Diane.

Diane è un’aspirante attrice e viene all'inizio aiutata da un’altra attrice già affermata: Camilla, che nel sogno di Diane è Rita. In seguito Diane si innamora di Camilla, senza esserne ricambiata e la disperazione innesca in lei una gelosia inafferrabile, tanto da spingerla ad ingaggiare un uomo per poter uccidere Camilla, ma quando ciò avviene, Diane è tormentata dal senso di colpa e decide di suicidarsi.

Questo film richiama un’attenzione particolare, poiché lo spettatore viene sottoposto a continue linee guida di carattere psicologico e nella sua complessità è senza alcun dubbio da non perdere.







Irene Passalacqua

 
 
 

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