“Ricordati di Me”
- Irene Passalacqua
- 18 feb 2021
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 19 feb 2021

“Amor, ch’a nullo amato amar perdona”
A Pietro.
In questo film sono presenti delle dinamiche familiari molto frequenti. Comportamenti adolescenziali tipici e sentimenti che molti di noi hanno vissuto o stanno vivendo ed così che il regista racconta una realtà che non è poi lontana da quella di tutti i giorni.
“Ricordati di me” è un film di Gabriele Muccino.

Giulia e Carlo, sposati da anni, vivono in una bella casa con due figli: Valentina e Paolo.
Ma la loro vita coniugale non va affatto bene.
Giulia finge che tutto sia perfetto, mentre Carlo è stanco della monotonia del rapporto e dell’ angoscia che ne consegue. Giulia vuole riprendere la sua carriera d’attrice teatrale poiché infatuata del regista di una commedia e pensa che questo sia l’unico modo per sentirsi rinata.
Nel frattempo Carlo incontra Alessia, una sua vecchia fiamma ed i due iniziano una relazione.
La figlia Valentina.
Vuole sfondare nel mondo della televisione ed alla fine ci riesce.
Ragazza disposta a tutto pur di far carriera , che mostra delle cose di se’ che in realtà non sono reali, nascondendosi dietro una fragilità incommensurabile e tipica dell’adolescenza.
Il figlio Paolo
Fortemente insicuro, tenta in tutti i modi di dichiararsi ad una ragazza.
Sente un’ inferiorità che lo divora e teme di essere un fallito, così vivendo con il costante pensiero di non essere all’altezza.
Il film mostra una realtà spaventosa.
Poiché reale e costante nelle vite di molti.
Ma la felicità esiste davvero? O è solo qualcosa che passa in fretta?
Perché Giulia e Carlo sono arrivati a questo punto?
Che cosa mancava?
Certamente l’incomprensione era una costante. Una mancanza di dialogo, di gesti semplici e di complicità.
La sensazione di voler assaporare una novità spinge Carlo ad iniziare una storia con Alessia, mentre la finzione di Giulia la porta ad infatuarsi di un regista teatrale, in realtà omosessuale e che non farà altro che aumentare le sue paranoie e paure.
La solitudine interiore divora Giulia e Carlo e questo senso di vuoto perenne distrugge tutto ciò che per anni avevano sognato di costruire.
IL FINALE - FALSO SORRISO
Carlo sorride, seduto sul divano, con tutta la sua famiglia.
Adesso è passato tanto tempo. La storia con Alessia è finita, anche se da poco l’ha rivista in un supermercato e quel semplice incontro ha fatto scattare qualcosa in lui, di nuovo.
Giulia è tornata alla finzione.
Sembra essersi ristabilito un equilibrio, ma che in realtà non esiste e forse non è mai esisto.
Il finto sorriso di Carlo mostra rassegnazione. Un sentimento che lo accompagnerà probabilmente per il resto della vita.
Si accontenta, fingendo di sorridere e se pur questo lo renda incompleto e lo faccia sentire vuoto, Carlo, continua a sorridere, recintando il ruolo dell’uomo felice.
“Le persone che ci stanno vicine sono le prime a dimenticarsi del bello che c'è in noi.”
Siate sempre vicini a chi amate e non lasciate che le cose svaniscano.
Coltivate i sentimenti, viveteli nel pieno della loro vita.
Non siate mai superficiali e godetevi i momenti che più vi fanno bene al cuore.
Apprezzate,
Ringraziate e quando necessario chinate la testa e chiedete scusa.
La vita è fatta di compromessi ed ostacoli.
Siate eroi e non codardi, pur sapendo che nulla è per sempre.
Ricordatevi di amare finché chi amate c’è.
Nell’imprevedibilità della vita in un secondo potreste perdere tutto.

Irene Passalacqua
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